Moda ecosostenibile per un futuro migliore
La moda sostenibile è un argomento di grande attualità in questi ultimi anni.
Oggi infatti non si parla più solo di ‘consumatore’ ma anche di ‘consumattore’, ovvero di individui sempre attenti e informati riguardo tutto il ciclo di produzione dei vestiti che indossano; non si punta più solo ad un fattore estetico, alla bellezza del capo da indossare, ma anche si guarda la qualità del prodotto, da chi, come è stato prodotto e che impatto ambientale ha avuto quel tipo di produzione.
La maggior parte degli abiti che indossiamo sono prodotti in Paesi in via di sviluppo, in cui i lavoratori sono sottopagati e costretti a operare in condizioni pericolose, in cui sono esposti a gravi agenti chimici che ne danneggiano le condizioni di salute. Inoltre, questo tipo di filiera risulta altamente impattante sull’ambiente e sull’ecosistema: sono le basi della Fast Fashion.
Il film documentario “The True Cost” denuncia l'impatto della moda sulle persone e sul pianeta: gli aspetti e i costi nascosti dell’industria della moda, di cui consigliamo vivamente la visione.
Il documentario "The True Cost"
Cosa significa esattamente la Moda Sostenibile?
La moda sostenibile (o ecosostenibile), in inglese Sustainable fashion (o eco fashion), è una corrente culturale che mira a un’evoluzione del processo produttivo dell’industria della moda, affinché sia maggiore l’attenzione verso le tutele dei lavoratori e l’impatto ambientale.
Trasformazione che vuole includere sia la qualità del tessile o del prodotto di abbigliamento, ma anche l’intero sistema della moda.
«Le definizioni "moda sostenibile" o "moda per la sostenibilità" indicano dunque la consapevolezza delle influenze sistemiche ed interconnessioni complesse e di lungo periodo tra contesti materiali, sociali e culturali nella moda. La moda sostenibile è responsabilità dei cittadini, del settore pubblico e privato» (Wikipedia).
Quindi, nella moda sostenibile si prendono in considerazione in primis i concetti di rispetto ambientale e umano, comprendendo tutte le fasi di produzione: dalla progettazione alla fabbricazione finendo alla distribuzione e vendita.
Un sistema moda che parte dalla lavorazione di materie prime, tessuti tessili, di minor impatto ambientale, meno inquinanti, che possano essere recuperati o riciclati: tessili di origine vegetale come cotone biologico, bamboo, canapa, lino, tencel/lyocell, o di origine animale come lana e cashmere.
Un modello attento a ridurre gli sprechi sia di materiale che di impiego di risorse idriche ed energetiche.
Un modello che trasforma il consumatore in ‘attore’, diventando sempre più critico e consapevole dei suoi consumi.
Perché è importante la moda sostenibile, quali sono i vantaggi?
«La sostenibilità è la condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri» (Treccani).
Di conseguenza, applicato all’industria della moda, la sostenibilità presenta diversi vantaggi a favore dell’ambiente, lavoratori e consumatori. Per cui l’abbigliamento sostenibile può essere anche definito come ecologico, etico, biologico ed ecosostenibile.
Abbigliamento ecologico, sostenibilità ambientale
Come abbiamo già visto, l’impatto attuale sull’ambiente e sull’ecosistema dell’industria della moda è notevole: vi è un gran consumo di energia elettrica, consumo idrico e sversamento di inquinanti come coloranti e additivi nei corsi d’acqua, e un’importante quantità di emissioni di CO2 nell’atmosfera. Una contaminazione che non compromette solo i luoghi di produzione ma tutto il globo terrestre.
Per questo, ridurre tale impatto è a vantaggio di tutti: la regolamentazione di norme per proteggere l’ambiente è una delle prime attenzioni che il movimento della moda sostenibile ha.
Anche all'interno della Comunità europea sono in corso lo studio delle regole da applicare per l'EPR - acronimo di Extended Producer Responsibility - Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) per l’industria tessile; entro la fine di quest'anno vedremo che succederà.
Abbigliamento etico, responsabilità sociale
La moda ecosostenibile porta maggior attenzione verso le condizioni dei lavoratori e degli operai. Quindi punta a dei salari equi e garantiti, a delle condizioni di lavoro ammissibili, al contrario dello sfruttamento di manodopera, spesso anche minorile, dell’attuale sistema moda, e, non ultimo, la tutela della loro salute, migliorando le condizioni igieniche e le protezioni. Sono molti i produttori all’interno di questo settore che sposano il sistema di commercio equo solidale del Fair Trade, certificazione che garantisce le condizioni di chi viene impiegato in questa industria.
Abbigliamento biologico ed ecosostenibile
La scelta di tessuti tessili di origine vegetale come cotone organico, bamboo, canapa, lino, tencel/lyocell, porta più di un vantaggio: sono materiali che richiedono minori risorse idriche ed energetiche per la produzione, nonché si evita l’uso di pesticidi.
L'abbigliamento ottenuto con questi tessuti, oltre a risultare sostenibili, hanno il vantaggio di risultare antiallergici, traspiranti e di lunga durata; a fine del loro ciclo di vita potranno essere riciclati o recuperati e trasformati in nuovi filati o prodotti.
Come scegliere l'abbigliamento naturale
I capi di abbigliamento naturale sono quei capi di abbigliamento che rientrano nelle definizioni appena elencate, risultando ecologici, etici, ed ecosostenibili.
Quali sono i marchi della moda sostenibile?
Sono molti i brand che stanno puntando a questo ‘nuovo’ settore della moda, sia italiani che stranieri. Molti a primo impatto non risultano economici, specie se confrontati ai marchi di grande produzione della fast fashion. Ma, come abbiamo scritto nell’introduzione, in questo caso non ci sono costi nascosti, si dà maggior valore alla qualità del prodotto e alla sua durata nel tempo.
È possibile riconoscere un marchio di abbigliamento sostenibile dalle certificazioni e dalle etichette che ne riportano la composizione dei tessuti.
Altri modelli virtuosi nel settore dell'abbigliamento ecosostenibile sono quelle aziende che producono i loro prodotti partendo da materie prime seconde, ovvero materiali riciclati, rigenerati e trasformati: esempi di economia circolare come il recupero scarti di pelle o quello dei filati rigenerati, che riducono notevolmente anche i costi sul prodotto finito.
Cosa possiamo fare per la moda sostenibile?
L’atteggiamento del consumatore consapevole e critico è il primo passo per sostenere la moda ecosostenibile. Porci delle domande: ‘chi l’ha prodotto’ ‘perché costa così poco questo vestito’ sono solo alcune delle questioni che possiamo formulare.
Informaci sull’azienda di produzione, guardare e imparare a leggere le etichette, per renderci conto della composizione dei tessuti che andremo a indossare e del luogo di produzione.
E, infine, non di poca importanza, imparare a prenderci cura dei nostri abiti, trattarli e lavarli con le giuste cure, magari ripararli se possibile, per permettere di farli durare sempre più nel tempo.
La vera sostenibilità è consumare meno ma consumare meglio!